Chi sono

Ciao, mi presento. Mi chiamo Alessandra. Classe 1966. Sono Laureata in Filosofia del Linguaggio e ho un Dottorato in Filosofia della Scienza. Ho deciso di pubblicare online il mio pensiero sulla Bibbia. O meglio: ho deciso di rendere pubblico l’esito del mio urlo, perché se una povera grida, beh, il Signore la ascolta. Stop. Torna indietro. Ho saltato una parte del film. Ecco. Ci riprovo.

Dunque, allora, devi sapere che a un certo punto della mia vita, beh, ecco, mi sono ammalata.

Sì, l'ho proprio detto, mi sono ammalata. Mi sono ammalata per un problema di genere.

All’epoca, beh, ecco, stiamo parlando dell’Italia degli anni 90, le donne erano un eterno second best e mi erano successe delle cose e allora io mi rifugiai nella ricerca di Dio e iniziai a pregare. Pregai e pregai. Praticai Yoga e meditazione con Gesù nel cuore. Poi non mi rimasero altro che Dio e la Bibbia. Lo yoga e la meditazione richiedono infatti disciplina e soprattutto una certa presenza mentale, e io le avevo perse entrambe. Con Dio, invece, basta l'urlo del cuore.

Fatto sta che, più pregavo, più avevo bisogno di leggere le Scritture, e più leggevo le Scritture, più sorgeva in me l’urlo – perché, Signore, perché? Perché anche la Scrittura discrimina così tanto le donne? Insomma, un vero tormentone.

Ottimo. Ci siamo: lo scopo di questo sito è di rendere apertamente accessibile la risposta al mio urlo.  Ma c’è di più. Lascia che ti ponga questa domanda: «Tu credi che l’universo sia stato creato in sette giorni?».  

Uhmm, leggo smarrimento nei tuoi occhi. Guarda come ti è caduta la mascella. E mi resti così, a bocca aperta.

Non ti preoccupare, non ci credo neppure io! Su questo siamo d’accordo. La Genesi è un racconto allegorico. Va letta nello Spirito e nella Verità. Non è un libro storico-scientifico, da prendersi alla lettera.

Okay, ci siamo chiariti. Vedi il giubilo pacato del caro Darwin?  Come si accarezza la barba inspirando a pieni polmoni tutto soddisfatto della compatibilità tra Bibbia ed evoluzione della specie?Benone. Siamo in tre.

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